mercoledì 4 marzo 2009

Non solo Pelliccioni di Poli contestava Barbaccia, ma anche un altro noto storico assolutamente estraneo a diatribe di Pelliccioni.


.La Principessa Yasmin non ha mai conosciuto lo storico che smentisce Barbaccia ,se non attraverso i suoi scritti.Anche se aveva conosciuto il Padre un noto ingegnere, industriale , storico , appartenente ad una delle piu'presigiose casate Lombarde.
Come si nota da una sintesi dattiloscritta dello stesso,egli puntualizza le incongruenze genealogiche di Barbaccia.Tale nota fu salvata per caso dalla razzia dei ladri nel Palazzo ducale Macedonio, che asportarono persino l'archivio di documenti storici intercorsi e stemmi prestigiosi del piu' grande artistico araldico vivente.Di essi restano documenti fotografici .Lo Storico,unitamente ad un giornalista , e alla principessa furono denunciati dal Barbaccia, ma la procura di Milano archivio' il caso, non sussistendo nell'esigenza chiarificatrice il dolo, trattandosi di un personaggio che si era presentato quale persona pubblica sui media e pertanto era di pubblico interesse, puntualizzare gli errori della sua genealogia. Ma Lo Stato italiano non subentra nelle ricerche genealogiche trattandosi di titoli aboliti dalla costituzione Italiana. Tuttavia , poiche' Barbaccia, assume di discendere da Andrea Barbazza , e' d'uopo spiegare che lo stesso ha eretto il suo palazzo a viale Barberia a Bologna,in quanto proveniva da una colonia siciliana detta Bairbassi o Barbassi, detta volgarmente Barbaccia , in quanto, schiavi berberi dei Mongoli furono detti Barbassi dal loro liberatore il Sultano Bairbas che guarda caso e' proprio l'avvelenatore di Boemondo VII di Antiochia , e che tento' di avvelenare anche Edoardo dei Plantageneti ,in quanto re di Gerusalemme e principe di Antiochia, ostacolava la sua ambizione di diventare Principe di Antiochia.Quindi non solo la sua genealogia non coincide con dati reali storici, in quanto Barbaccia fa discendere il cognome da Bartolomeo che indica semplicemente un avo di Andrea Barbaccio o Barbaccia, come puntualizza anche il Dizionario uomini illustri di Sicilia che espone in un boomerang lo stesso Barbaccia, quanto per una sorta di ricorso vichiano, continua ad usurpare da Barbassi , dinastia dei mammulucchi egiziani , i veri Antiochia ed i veri Re di gerusalemme , ossia i Plantagenets!Stentiamo a pensare che Barbaccia sia in buona fede, poiche' o lo e'o ci fa' quanto afferma che il suo motto sia "Veleno mortifero dentro mi porto".Si narra che il sultano mammalucco Bairbars, il quale dileggiava Re Boemondo d'Antiochia, scrivendogli sadicamente " che se fosse stato presente alla tortura dei suoi familiari, avrebe preferito non essere mai nato", aveva preparato un veleno destinato ad Edoardo d'Inghilterra ,che dormiva nella tenda durante una CrociataRe Edoardo era cugino di Federico de Stupho, cosi' detto nella Tuscia di cui era Re ,figlio di Federico II ed Isabella d'Inghilterra II, ma per errore ,gia' tronfio per l'imminente vittoria assaporante, fini' col bere distrattamente dal bicchiere avvelenato per il suo nemico. Ed infatti Bairbars morendo non poteva che esclamare "Mortifero Veleno dentro mi porto":e' questo il motto di Barbaccia!Perche' si e' scelto questo motto, legato alla vicenda del persecutore ed aguzzino dei veri Antiochia , ramo svevo antiocheno?Si presume lucidamente per continuare nel tentativo di usurpare gli Antiochia. Ecco spiegato perche' un presunto erede del Barbarossa , senza dolore, sia salito sul Carrocio:semplice e' solo un ulteriore sfregio che ha fatto agli Antiochia e a Barbarossa!
Pare comunque che il tradimento non paghi, visto che la sua campagna elettorale, preferenze zero, lo abbiano fatto silurare anch dalla Lega Nord!Non ci emozioniamo che presso i Cavalieri di Federico II del Barbassi(dice anche lui stesso che Barbaccia equivale a Barbassi, Barbazza, quindi e' un berbero) Usurpatore duplice degli Antiochia ed Hohenstaufen si sia recata in buona fede, per questione di voti, la leggiadra e compianta sorella del Presidente Berlusconi.(A Caval donato non si guarda in bocca...)

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