giovedì 19 marzo 2009

Quandoil Magistrato mette il cappuccio rosso , allora puo' accadere che...


Un'ammucchiata di neoborbonici,( che secondo Cossiga sono collusi con mafia,ndrangheta , servizi segreti deviati e massoneria sporca) praticano riti satanici:tra questi ,come ammette la stessa Marina ,vi e' un alto magistrato, piacentino,ovvviamente borbonico. Noi riteniamo che Marina menta,
nel timore che si sappia la matrice da cui proviene il complotto contro la principessa Yasmin, legittima erede di Federico II, e che s'individui la connessione tra un Alto Magistrato delle Marche e il Pm di Siena , attraverso ceppi satellitari di un Ispettore dell'anticrimine di Poggibonsi, di origine pugliese , neoborbonico, ma insidatosi tra i falsi cavalierati del Barbaccia, come gran Priore e ripreso da una foto, unitamente a Salvatore Lanza, responsabile dei neoborbonici, di cui e' addetta stampa Marina Salvatore, si sia mandata avanti una assurda denuncia del Falso Re di Svevia Barbaccia, che ha goduto delle compiacenti indagini dell'anticrimine di Poggibonsi(ha impataccato diversi poliziotti e carabinieri, e si dice lo stesso Prefetto di Siena )Chi e' il ponte di congiunzione concreto tra il Tribunale di Siena ed il Magistrato che e' stato alto burocrate nelle Marche?Si vocifera che sia un maresciallo della finanza che abbia lavorato a Siena ed ora ad Ancona, il quale avrebbe avuto modo di curare le denunce dei legali della principessa Yasmin, in merito alle inadempienze sul Castello Hohenstaufen e che avrebbero dovuto indurre la Finanza a indagare su che fine abbiano fatto due miliardi destinati al castello della Principessa Yasmin, spariti.Si viene a sapere che un alto Manager della regione cercava di sottrarle il Castello, con impedimenti faziosi e con richiesta risarcimento danni. Ma il castello era intestato alla figlia della Principessa ,che e' in realta' Presidente della Fondazione Federico II, quindi il castello e' della Fondazione, ma questo , l'allegra brigata di satanisti che poi indossano il mantello della Giustizia nei tribunali, non lo sa', quindi prendono di mira un sito "federicostupormundi"(cercare su google le voci " a proposito dei falsi Antiochia barbaccia) in quanto tale pagina sia la prova di un'opera di diffamazione contro poi quello ch e' un vero calunniatore e diffamatore, della principessa Yasmin:Barbaccia)
La pagina,come fu comunicato due volte al garante era passta in effetti alla gestione di un anziano gentiluomo che dava la passeword agli studiosi.Ma Barbaccia ha denunciato la principessa Yasmin e non capisce perche' invece la questione si trasli su una semplice intestataria di un sito che poi, obiettivamente ,anche se pubblica una smentita e' corretto e privo di spirito offensivo).Tramite la polizia postale ,infatti, e' possibile individuare gli autori della presunta opera di diffamazione contro Barbaccia.
Ma loro riconducono all'intestatario di una pagina inoffensiva la matrice della globale contestazione contro Barbaccia,quando in realta' a smascherarlo fu Pelliccioni di Poli che la principessa
non ha mai conosciuto. Ma invece , secondo le indagini di Stramaglia, i blogg che diffamano Barbaccia ed il server incriminato e'
residente a Milano ,
per loro sarebbe luogo sconosciuto.Questo lo dicono per accapparrarsene la competenza!Sono quindici anni che Barbaccia e' oggetto di contestazione sulla stampa e sui siti internet ed ancora Iagi pubblica insinuazioni sull'istituto araldico Cimino, che attraverso il perito lo Piccolo ha steso la perizia a Barbaccia ,a loro dire, Istituto vicino a Provenzano, altri commenti su Leuca Web , parlano di Barbaccia come millantatore e falso Re, che usa sigle inesistenti.Come mai non li denuncia?Ma l'obiettivo preferenziale e' prendere due piccioni con una fava:la principessa Yasmin non ha nulla intestato a suo nome,se non attraverso fondazioni estere, di cui e' difficile l'individuazione , ma in Italia e' presidente onorario la figlia della Principessa ,intestataria del Castello, che tanta gola faceva ad un alto magistrato ,burocrate delle Marche, al punto che un intermediario, visto che da dodici anni creano inghippi per non ricostruire il castello , selo lascio' sfuggire.Stornando i miliardi varati dallo stato, non solo riempiono di cause la principessa Yasmin , quasi tutte vinte(ma ha speso un patrimonio) ove emergono i loro abusi, quando volendola sfiancare, pur di prendersi il Castello,inviano un intermediario per allettarla con tale proposta:vendere
con scrittura privata il Castello all'alto Burocrate della Regione Marche, tramite nome fittizio, prendersi una cifra subito, veramente poi offensiva, ma restare intestataria del bonus contributo, in quanto per avere i fondi bisogna essere proprietari dal 26 settembre 97, giorno del sisma.La principessa Yasmin, proprio tramite il giudice Salcerini vinse una causa da vittima di estorsione minacce, usura, da parte del comune di Fiordimonte, con la registrazione dell'Ucle, che ratificava che il comune negava l'ordinanza 1268/97 art 10,che stabilisce che e'onere del comune la pericolosita' verso terzi,derivante dal sisma , ove il comune praticava il reato, nonostante fosse onere del comune, la pericolosita' verso terzi,come da lettera Oreficini Rosi del 13 febbraio 98 e della prefettura di Mc.Il Comune invece aveva minacciato
la stessa di abbattere ilcastello,senon avesse provveduto tempestivamente ad erogare cifre esose
ad
una ditta , guarda caso, suggerita dal comune per la ricostruzione.Poiche'la
cifra lievitava ad ogni telefonata, la proprieta' del Castello, affermava che era assurdo pagare,quando
poi era un diritto. Allora il tecnico comunale suggerì alla principessa Yasmin di contrarre prestito presso il sindaco ad un tasso pazzesco. La trascrizione della registrazione Ucle,non fu fedele,
da parte del Tribunale
di Camerino, ma i periti replicarono le inesattezze da cui emergeva un palese ricatto estorsivo.
Tale diritto pero' le e' stato comunque negato e puntualmente , arrivano multe,anche se la Prefettura in contatto con il Comune asserisce sia obbligo delsindaco provvedere ed ottiene risposta che si
sia provveduto. Mentre la prefettura ed il nuovo sindaco ammettono di aver provveduto a tutelare gli ingressi nei viali privati del Castello, provvidenzialmente rispunta una multa che contaddicce la prefettura ed il comune. Quindi a perseguitare la principessa non e' la prefettura o il comune, ma il Tribunale di Camerino! Perche' due sono le cose, anche se il Comune avesse detto il falso, il giudice deve imporre al Comune di adempiere al suo ruolo, non alla principessa, soprattutto dopo che il Consiglio di stato, con la sentenza febbraio 08 ha stabilito che la ratifica del CTS e' provvisoria, endoprocedimentale , e non decisum irrevocabile.
Ma chi trama in modo luciferino, o lo abbiamo individuato, nell'ombra , visto he l'indulto ha comunque vanificato
una multa che era comunque ingiusta e su cui e' in corso un appello ad Ancona, unitamente alla circostanza che si e' dimostrato effettivamente che la Regione ha commesso degli errori, riconosciuti sia dalla Procura di Ancona che dal prot.99/o7 del comune che accusa la Regione,unitamente al perito tribunale di Tivoli arch Bausano che la Regione Marche ha erroneamente estrapolato e diviso unCastllo unicum, pur di sottrarre i due miliardi di lire concessi dallo Stato per il castello e spendere solo 73 mila euro.Del resto e' lo stesso Ordine degli Ingg ed architetti di Macerata che denuncia che per abbassare il contributo si sono introdotte arbitrarii livelli danni, estromettendo dalla ricostruzione sottotetti e interrati ,quindi realizzando una ricostruzione generale a rischio. Queste denunce dell'Ucle sono costate una querela del Presidente della Regione Marche.Il Tribunale di Ancona ha pero' ricevuto una richiesta di risarcimento danni da parte dei legali della principessa, prossimo a decisione. Chi e' interessato a caricare di carichi pendenti la principessa, per indurla a cedere il castello, a un prestanome che si fa vivo in questi giorni, proprio mentre una pm da Camerino ripete l'errore della multa, in contrasto con la perizia del Comune .Ed allora perche' non incrimina di falso il comune?
Perche' bisognava provocare una falsa reiterazione del reato di diffamazione,servendosi di un obiettivo parente di famiglia appartenente a clan Provenzano,una persona universalmente riconosciuta come falso Re di Svevia, contestato persino da Tre istituti araldici italiani, pronti a testimoniare ed ove non lo facessero le registrazione sono già presso i tribunali.

Bene , poiche' in realta' la pagina non reca alcun reato, per impiantare il falso processo, bisogna stravolgere le parole, ed ecco che la Pm Borbonica, Francesca Firrao,di Siena , nonostante rettifica dei legali, si ostina a dire che sia stato detto che Barbaccia sia appartenente al clan Provenzano , mentre invece la pagina incriminata reca parente di famiglia appartenente al clan Provenzano, cosa provata e corretta informazione.
Ma cos'altro fa' la Pm Firrao,il cui fidanzato, maresciallo della finanza e' molto vicino alla Regione Marche? Invece di chiedere al perito araldico lo Piccolo,la conferma se sia o meno parente d clan Lo Piccolo ,vicino a Provenzano, chiede se sia parente del barbaccia. Cosa che nessuno ha detto. La stessa tecnica del Pm Buccini di Camerino che in
data 13marzo 2009, quando la stampa pubblica che e'stato
querelato Barbaccia, emana una multa penale contro la
principessa per mancata
idonea
protezione alla
strada privata delCastello,quando
invece
tocca alla Prefettura e al Comune di provvedere.Ma in
realta', sia il Comune che la prefettura avevano provveduto, al punto che fino al 12 marzo un fax e telefonate del Comune assicurano che e' stata effettuata l'idonea messa in
sicurezza e sbarramento. La principessa non vive a Fiordimonte, quindi non sa se il Comune abbia detto il falso. Ma il Comune afferma che nessuno e' andato mai a fare
un sopralluogo, sul Castello,peche' avrebbero dovuto
avvertire l'area tenica del Comune e per lo meno sapere che viera stata una dichiarazione contraria a quella della Buccini. In realta' l'arcano si spiega perche' La procura ignorava con la stessa polizia giudiziaria che la principessa era ricorsa al Ministro delle Regioni e al Ministro dell'Interno, ilquale aveva assicuratoche avrebbe fatto rispettarel'ordinanza ,ed avuto notizia , la segreteria del Ministro,che il prefetto era
stato assiscurato
dal comune di aver provveduto, invitavano la princess Yasmin a richiedere la lettera del comune che affermava tale circostanza. L'Ucle richiese al comune di Fiordimonte una copiadel prot 1975 spedito alla prefettura
di
Macerata nel gennaio
09
ove recita"che e' stato provveduto ad idonee protezioni
per
prevenir accesso incauto immobile oggetto ".Fino al 12 Marzo, come documentato
cio' e' stato ribadito dal
perito
del Comune Pericoli.Si capisce che la decisione di una multa sia stata fatta ex abrupto,senza nemmeno contattare il Comune.Tutti ignoravano infatti che l'Ucle avesse tale copia .Due sono le cose. O il comune ha detto il falso, o lo ha detto
il Tribunale.In ogni caso ,il
comune afferma che se'stata
devastata
la sicurezza:cio' sarebbe doloso?


Cme mai




Il diavolo fa le pentole, ma spesso dimentica il coperchio!


Ma l'ingenuo intermediario spiega anche che tale acquisto interessa perche' all'alto burocrate puo' chiedere una somma illimitata ,fino a 50 milioni di euro per restaurare il Castello, ed in previsione della conferenza dei programmi, che rende possibile l'ampliamento volumetrico degli edifici del parco, il Castello diventa ancora piu' appetibile).d'altra parte il borbonico magistrato sotto i cappucci rossi, a chi puo' chiedere il favore di mettere in scena tale pagliacciata giudiziaria? Ad un fedele magistrato di sicura fede borbonica, perche' occorre anche eliminare una rivale scomoda dinastica, non tanto del falso re di Svevia, che impazza con le sue patacche ,definite dalle istituzioni false, ma lasciato vivere dai magistrati di Siena, poche' in questo, e'solo una pedina.Ma non e' solo ilcastello della principessa l'obiettivo, ma altre rivendicazioni che potrebbero emergere dalla circostanza che rinveniamo casulamente ,ossia che tra i padri della Costituente vi fossero l'On Avv Renato Puoti,dell'avita dinastia dei Principi Puoti di Castrum comne ,ovvero Comneno in Italia ,linea di Poto di Castelpoto ,o Castello Puoti detti Puoti, tra cui quella di Patrizi romani e Marchesi Puoti, da cui il purista Basilio. Gran Balì di Malta e l'on. dr Giuseppe Firrao, di nobilta' borbonica.Le cronache parlamentari dell'epoca narravano che finalmente i due potevano riappacificarsi , in quanto era stato proprio un Firrao, a ridurre il Marchese Basilio Puoti a lasciare l'universita' e ridursi a creare una scuola privata che fu poi la culla del Risorgimento italiano. Il marchese Puoti infatti era perseguitato dal Firrao, poiche ' da cultore della glottologia e storico filologo, aveva una biblioteca di primissimo ordine,poi donata all'universita' Federico II, di pergamene bizantine e documenti poi emersi solo di recente, ove spiegavasi che la dinastia di Poto, figlio di Re Adelchi, era capostipite dei Comneno e che appellavasi des-Pota o Poto o Comneno di Castrum Comne detti Jerontes o Paleologo.Si narra infatti in tali documenti storici che Adelchi muto' nome a Costantinopoli e che fu pretendente al trono di Bisanzio, presso l'imperatrice Irene, sua cugina,poiche' discendente di Di Costanzo,figlio di Costantino , e di Gallia Placidia, come dai pastorali della Croce di Re Desiderio a Brescia.Una lezione presso l'universita' di Napoli di Basilio Puoti, ove per mero amore della glottologia, e storia, spiegava che delle icone che ritraggono Costantino, mentre doma con il braccio il leone parlante, era stata tratta dallo stemma avito di Costantino che era poi quello che aveva Basilio Puoti al mignolo.Le mappe della avita Costantinopoli che riportavano la ricostruzione da parte di Adelchi (che muto' nome in Flavius Teodatis Patricius Romanorum et Bisantii)di Parva Brixia, a Castrum Poti , nei pressi di Bisanzio, e la ricostruzione del segreto di alcuni dipinti di Piero della Francesca che , a dire di Basilio Puoti, era Tommaso Paleologo ed il Comneno ,gli fu fatale. Dunque, con sobria naturalezzaed umilta' difilologo e storico il Marchese Basilio Puoti ,non rivendicava troni o Ordini Costantiniani, ma spiegava semplicemente la Storia. Da quel momento , fu costretto a mollare tutto e a tratti a vivere recluso, perseguitato dal Firrao, al punto che Basilio Puoti , era costretto,isolato come viveva a servirsi della quindicenne
Leonilde,sua ribelle
ed unica figlia a distribuire manifesti risorgimentali contro la dinastia BorboneInfatti , in concomitanza della mostra di Piero della Francesca a Sansepolcro, i neoborbonici, con a capo Marina Salvatore, strumentalizzando il magistrato salcerini,cui attribuivano cosenon dette, impazzavano suilghiozzo, per depistare,come ancora fa ogggi Marina ,dal vero luogo di nascita della principessa Yasmin, ossia villa di briano, Palazzo Principi Puoti Carafa D'avalos - Pallavicini.
Se giseppe Firrao e Renato Puoti, padri della costituente, ridevano di tali inimicizie storiche, essendo oggi di attualita' la scissione,torna la paura dei borboni! Ed Ecco cheun nuovo Firrao, per motivi dinastici perseguita, la principessa Yasmin ,il ramo di primogenitura dei discendenti di Costantino e dei Comneno Paleologo, Puoti di Casstrum Komne Comeno Jerontes detti anche Seniores o Paleologo o Des-Pota(trepergamene bizantine,archivi di Stato).Il Borbone non poteva scendere in piazza, in prima persona,lo hanno i suoi clubs neoborbonici, con giudici borbonici dai cappucci rossi ed una semplice comparsa "una patacca di nome Barbaccia" che serve solo a questo disegno!


Sui blogg impazza intanto il definito falso Re di Svevia che e' parente di famiglia appartenente a clan Provenzano( La Mazzotti aveva gia' ipotizzato che Provenzano vuole impadronirsi della Sicilia, tramite servizi segreti deviati, massoneria sporca, ndrangheta e mafia)

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