domenica 26 aprile 2009

Stramaglia ha l'obbligo di rispondere immediatamente sulla circostanza se sia parente del clan mafioso Stramaglia! Non puo' consentirsi ambiguita'!

Duole ,come cristiani,apprendere della morte di un uomo, chiunque sia, per violenza.Nessuno ha diritto di togliere la vita ad un altro, poiche' la vita appartiene a Dio. Dio ci sia testimone , nella preghiera in suffraggio dell'anima vittima M. Stramaglia, che alcun intento speculatvo abbiamo sulla disgrazia altrui!

Ma e' doveroso per noi richiedere all'Ispettore Stramaglia di precisare pubblicamente se ha legami di parentela con il clan mafioso Stramaglia.
lo chiediamo, poiche' e' di pubblico interesse, al Prefetto di Bari e al Prefetto di Siena. Lo chiediamo al Procuratore Capo di Bari e di Siena, Lo chiediamo al Procuratore Generale dell'Antimafia Dr Grasso!Sorgerebbe il legittimo sospetto,ove fosse parente, come si vocifera, di inquietanti scenari per la stessa sicurezza dell'Ordine Pubblico e della sicurezza dello Stato, alla luce delle incompatibilita' quale Gran Priore ,di ordine fasullo di Barbaccia, parente di famiglia appartenente a clan Provenzano, quale responsabile delle indagini sulla querela a lui presentata dal Barbaccia.


Ucciso Michelangelo Stramaglia
nuova guerra tra i clan baresi
Agguato a Valenzano, l'uomo ucciso con un colpo di pistola all'addome. Gli inquirenti: possibile la riapertura dello scontro tra i clan
Con un colpo di pistola all'addome è stato assassinato ieri sera a Valenzano Michelangelo Stramaglia, 49 anni, patricarca del clan. Secondo i primi particolari raccolti dai carabinieri, pare che l'uomo sia stato colpito mentre si trovava in via Capurso a Valenzano e poi trasportato in piazza a Ceglie. L'uomo da sempre considerato molto vicino al boss di Japigia Savinuccio Parisi, è indicato come elemento inserito nei piani alti della criminalità barese. L'agguato viene considerato con molta preoccupazione quindi dagli inquirenti, perché potrebbe essere il segnale della ripresa di una guerra tra le famiglie che controllano i traffici illeciti in città.

Michelangelo Stramaglia era ritenuto dagli investigatori al vertice dell'omonimo clan che opera a Valenzano. L'organizzazione criminale degli Stramaglia - secondo la Dda di Bari - controlla gran parte dei traffici illeciti a Valenzano e traffica da tempo ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti. Proprio per questioni legate alla gestione degli affari illeciti del gruppo criminale, il 13 gennaio 2008 furono uccisi in un agguato compiuto a Valenzano il pregiudicato Michele Buscemi e il suo amico Daniele Di Mussi. Buscemi era un nipote di Michelangelo Stramaglia. Per il duplice omicidio Buscemi-Di Mussi, il 19 febbraio 2008, venne arrestato dai carabinieri Luigi Spinelli, di 28 anni. (24 aprile 2009)

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