NOTA. I Titoli Ereditati della Casa Sveva non sono mai stati sottoposti alla ratifica di cui all'articolo 23 del R.D.21-1-1929n.6 che legittimava l'uso nel regno di Titoli concessi da potenze straniere: i Titoli Imperiali svevi non erano concessi, ma ereditati.
Non poteva quindi giammai essere prerogativa regia la trascrizione di titoli nel regio registro di Stato di Roma, nè di conservazione in originale nell'archivio della Consulta Araldica perchè non concessi da chicchessia, nè potevano costituire elemento di conservazione in originale nell'Archivio della Consulta Araldica, non rivestendo la funzione di provvedimento nobiliare, nè Sovrano di Grazia, nè di atti Governativi di giustizia, quindi da non sottoporre al parere della Giunta araldica, quindi nè per decreto del Capo del Governo, Primo Ministro Segretario di Stato.(Note tratte da Heraldry Department relative alla traduzione del Cognome Fruher (Staufer)Avril de Hohenstaufen Aprile von Hohenstaufen pol.Hohenstaufowie;Die Staufer (Früher auch fälschlicherweise[1] Hohenstaufen genannt, Aprilis Sancta Propago , Avril de Saint Genis Aprilov Verdereskj or Semper Virens ,)
Aprile von Hohenstaufen Puoti:doppia cittadinanza
"E' un diritto fondamentale mantenere il cognome originario o quello definitivamente o volontariamente acquisito nel paese di provenienza, in sostituzione di quello originario, quale segno distintivo della propria personalita' e parte essenziale del patrimonio della persona umana e non contrasta con alcuna norma di ordine pubblico del ns stato:non sussiste ragione per porre limiti al diritto di mantenimento della propria completa identita' acquisita nello stato di provenienza".
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