venerdì 26 settembre 2008

Dinastia del Principe Roberto Macedonio ultimo duca di Grottolella

Dinastia Macedonio
Sulla tomba di Pietro e di Leone Macedonio, Vicario delle Calabrie, che scese nella Locride, si legge il seguente epitaffio:Hic requiescit corpus Magnif.Domini Petri Macedonij de Neap.militis Regis Ladislai et Regine Ioanne IISenescalli. ob. 1432. 20 Januarij.Hoc est sepulcrum Magnif. Militis Domini Leonis Macedoni.1464Don Nicola Saverio Macedonio, principe di Tessalonica, 6° barone di Poligori e vice-principe di Roccella nel 1790, ereditò dal ramo napoletano dei Macedonio, duchi di Grottolelle, marchesi di Ruggiano, Oliveto, Capriglia e Tortora e signori dell’isola di Nisida, tutti i titoli della famiglia a seguito della morte senza discendenza di don Francesco III Macedonio, 6° ed ultimo duca di Grottolelle del ramo napoletano, (nato a Napoli il 4 sett. 1783 e morto ivi il 4 aprile 1834) e in forza delle clausole dell'investitura originaria del titolo duca di Grottolelle, dato ai Macedonio dal Re Filippo IV di Spagna il 4 giugno 1646, nelle quali si stabiliva che la discendenza dovesse essere sempre regolamentata in perpetuum per linea di maiorascato, ossia di primogenitura maschile.E tale successione venne infatti regolata, in base a quel privilegio. Quindi nel 1834, poco prima della sua morte, avendo egli avuto soltanto due figli morti in fasce, con la quale il duca don Francesco istituiva unico erede del titolo di duca di Grottolelle il cugino don Nicola Saverio Macedonio, rappresentante primogenito dell'unica linea agnatizia superstite dei Macedonio, essendosi tutte le altre estinte agli inizi dell'Ottocento, i ducati, marchesati, baronie, signorie passarono al ramo di primogenitura maschile collaterale che era quello di Vicere' delle Calabrie e viceprincipe di Roccella , in quanto , il ramo di Napoli non era quello di primogenitura, ma ramo cadetto di quel Leone Macedonio vicere' che scese in Calabria, la cui discendenza di primogenitura e' quella Calabrese, mentre i suoi rami cadetti erano quelli che erano rimasti a Napoli, Avellino, Salerno.Tutti i rami napoletani dei Macedonio e quindi dei duchi di grottolella, dei Marchesi di Ruggiano, Capriglia, Oliveto Citra, Tortora, nisida, ecc,si sono totalmente estinti nella prima metà dell'800. Solo superstite, il ramo dei Principi di Tessalonica duchi di Grottolella marchesi di Ruggiano baroni di Poligori di Grotteria in Calabria, il cui ramo primogenito e' vitale per diritto di primogenitura maschile nella dinastia del Principe duca Roberto Macedonio e della Principessa Giovanna Aprile von Hohenstaufen Puoti (discendente di Federico II Isabella d'Inghilterra , Re Desiderio dal cui figlio Re Adelchi , re Poto ,capostipite dei Puoti principi di Castrum Poti e duchi di Benevento, Avellino , Salerno) .

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